domenica 8 giugno 2014

Spiaggianti 2.0, si salvi chi può.

Arriva l'estate e con essa anche gli spiaggianti, esseri che hanno subito negli ultimi anni una mutazione genetica che ha visto sostituire al posto della mano destra uno smartphone pronto ad immortalare ogni singolo passo compiuto sulla spiaggia. Neanche Armstrong appena mise il primo piede sulla luna si scattò così tante foto come chi mette il primo piede della stagione nel mare. 
Un giorno si chiederanno se è nata prima la spiaggia o lo smartphone e nessuno saprà dare una risposta certa.
Ma non ci sono solo i feticisti marini ad invadere i social i mesi estivi, ci sono anche quelli che ci vanno col proprio figlio e che ad ogni scoreggia che fa al mare la immortalano e la spediscono nell'etere: figlio mentre cammina col padre sulla battigia, figlio mentre cammina con la madre sulla battigia, figlio mentre cammina col secchiello sulla battigia, figlio mentre fa la pipì sulla battigia, figlio mentre piange sulla battigia, battigia incazzata e spossata. 
Poi ci sono gli innamorati, che pubblicano le foto dei loro primi-piani mentre si baciano sotto il sole che naturalmente amplifica i difetti del loro viso e tu te li ritrovi ad un tratto sul pc e pensi che l'antivirus non stia facendo a pieno il suo dovere. 
Per non parlare poi delle "vip", che si portano al mare l'amica brutta solo per farsi scattare le fotografie in pose che si apprendono dopo un master in pornoreporter ed ogni volta che ti ritrovi davanti le loro foto sui social ti chiedi come abbia fatto youporn ad accedere al tuo account. 
Eppure in tempi non troppo lontani si andava al mare anche senza smartphone, ora ci si chiede che senso avrebbe andarci senza poter dire al mondo che si è andati. Se ci pensate bene però, se Dio avesse voluto che si andasse al mare per postare foto avrebbe creato gli squali wifi o la cozza caricabatteria, ed invece nulla di tutto questo. 
Ciò comporta che ci siano spiagge deserte e spiagge affollate, le prime sono quelle con un segnale 3G assente le seconde con un segnale 3G potente. 
Resta però il problema dell'autonomia, che fare a mare se lo smartphone è scarico? Che senso ha restare a lungo su una spiaggia, magari sino al tramonto se poi non si può dire a nessuno che si sta fino a tardi sulla spiaggia a guardare il tramonto? 
Una soluzione ci sarebbe, portare la propria auto affianco all'ombrellone, metterla in moto e ricaricare lo smartphone dall'accendisigari, magari se ci si chiude anche dentro con una temperatura di 40 gradi potrete raccontare un'esperienza ancora più nuova sui social, sempre che nell'aldilà ci sia una buona copertura. 

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