lunedì 28 aprile 2014

Un pomeriggio con un pregiudicato in casa.


Dopo la canonizzazione dei due Papi l'avvenimento più importante di questi giorni è senza dubbio l'ospitata di Silvio Berlusconi al programma più amato della Televisione Italiana ( in un mondo parallelo si intende ), Domenica Live di Barbara D'Urso.
Già che Berlusconi si lasci intervistare da una rete Mediaset è come se io mi facessi spedire lettere d'amore da mia madre, se a questo ci aggiungiamo anche che l'intervista l'ha condotta la D'Urso, il tutto assume un atmosfera ancora più goliardica; come se mi facessi fare interrogare sulla fisica quantistica da mio cugino di 10 anni. 
Ma noi andiamo oltre i pregiudizi, e la Mediaset va oltre i pregiudicati, sicché il cerchio si chiude e mi ritrovo ad ascoltare quello che la D'Urso chiama il Presidente, che ha anche tre lettere in comune proprio col termine pregiudicato, e non credo alle coincidenze.
L'intervista o forse è meglio chiamarlo show, è abbastanza lungo e tocca tutti i lati della vita di Silvio, dalla politica a quella familiare ed è interrotta solo dagli applausi scroscianti e continui del pubblico che addirittura gli urla spesso "Bravo!"
In un primo momento pensavo fossero rivolti a me che mi stavo sacrificando a quello spettacolo per il dovere di cronaca ed invece no, erano proprio rivolti a lui.
Si parte dalla politica, ed il nostro Silvio sembra proprio in forma tant'è che dopo un breve accenno all'importanza di eleggere i suoi al Parlamento Europeo per porre finalmente fine all'egemonia tedesca, forse a colpi di barzellette e battute sul nazismo, si lascia andare alla prima promessa elettorale: Aumentare le pensioni minime a 800€ non appena sarà al governo. Con questo fuoco d'artificio la D'Urso imitando "C'è Posta per te" della collega De Filippi avrebbe dovuto chiudere la busta, ed invece no, lo show deve andare avanti.
Non poteva mancare il passo che vede il "Presidente"vittima della magistratura rossa spedito ad accudire 4 ore a settimana per un anno gli anziani solo per una condanna di frode fiscale. E qui entra in scena lo show-man. In pochi minuti ricama la storia della vittima ma anche del sant'uomo che dedicherà le sue ore agli anziani, come faceva sua madre e come gli italiani ormai non fanno più. In questo spezzone il pubblico applaude ad ogni fine frase; l'Academy Award gli avrebbe dato un Oscar e meno male che la canonizzazione dei due Papi era finita altrimenti il pubblico della D'Urso avrebbe spinto ad includere tra i Santi anche lui.
Si entra poi nella vita privata di Silvio, e naturalmente della sua compagna Pascale, il tutto introdotto da due foto prima di lei quando era una bambina e poi del bambino Silvio. Il pubblico è commosso ed applaude con le lacrime agli occhi, in effetti forse è l'unico periodo della sua vita in cui non era ancora indagato quindi la commozione è d'obbligo. Tesse le lodi della Pascale dicendo che è una ragazza intelligentissima, e questo lo avevamo capito quando in un periodo di crisi economica ha deciso di frequentare un milionario over 70.
Ecco che arriva il turno del jolly, dell'asso nella manica, quello capace di intenerire anche il cuore del più rude comunista, il cane Dudù.
Comincia a tessere le lodi anche di Dudù, alla fine ne viene fuori che ha più doti questo cagnolino della Pascale, ma in molti lo avevamo già intuito. Silvio si emoziona a parlare di lui, ed è normale, ha trovato finalmente un cane che parla meno di Emilio Fede e mangia meno di Alfano, tutto guadagno insomma.
All'improvviso poi la D'Urso fa una faccia così allarmata che pensavo avesse visto dietro di me un assassino col coltello pronto a tagliarmi la gola, ed invece no, doveva comunicare a Silvio che purtroppo il programma era finito, ma non era Berlusconi che doveva essere finito?

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