Un binomio impensabile
sino ad ora, una società pubblica che prende per mano una società
privata indebitata per salvarla. Se non è amore questo! 
Ma attenzione, non
chiamatelo aiuto di stato che altrimenti il ministro Lupi si
incavola. 
Secondo molti le Poste
avrebbero chiesto la mano ad Alitalia già qualche anno fa, ma si sa,
qualche piccolo ritardo nelle consegne delle lettere c'è sempre e
l'offerta è arrivata solo ora. Ma non importa, l'importante è che
tutto è andato bene.
Pensate ora a tutti i
vantaggi per noi clienti, ad esempio:
- Mentre aspetti il tuo
turno alle poste per pagare qualche bolletta puoi salire su un aereo
e passare qualche giorno in un Paese straniero per poi ritornare
immediatamente quando tocca a te.
- In volo verso la vostra
destinazione potete ricevere la posta senza trovare al rientro a casa
la cassetta delle lettere intasata.
- La ricezione delle posta
sarà in generale più veloce con i postini che al posto del motorino
viaggeranno su un aereo lanciandovi le vostre lettere con un piccolo
paracadute.
Ma ci sono anche dei
rischi che preoccupano già la clientela: 
- “Ma le hostess di
Alitalia ora saranno tutte raccomandate?”
- “Dovrò sostituire la
cassetta delle lettere con una pista d'atterraggio?”
- “Prima di salire a
bordo di un aereo sarò imballato?”
Insomma, aspettative e
timori su questo matrimonio si sprecano, il tempo ci dirà se
“vissero tutti felici e contenti”, intanto se in cielo vedete una
fila interminabile di aerei sapete il motivo.
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